sabato 29 novembre ore 21 | teatro
LA FINE DI TUTTE LE COSE
scritto e diretto da Alessandra Schiavoni
con Alessandra Frabetti
La gelida penombra del corridoio di un Pronto soccorso. In un angolo, accanto alla finestra, una donna seduta su una sedia a rotelle, attende di essere visitata. Nella mano stringe il cellulare, sperando che la figlia le risponda. La pioggia fuori e la grondaia che sbatte danno vita ad una serie di ricordi, dall’infanzia, al giorno del matrimonio, alla sua vita da insegnante di scuola materna, al rapporto, difficile, con la figlia. Il dolore che aumenta, la solitudine, poi la paura di essere stata dimenticata, lì in quell’angolo. La nostra protagonista è una mamma e una nonna, una donna di questi tempi in grado di fotografare, con estrema lucidità e semplicità, la caducità della vita e il bisogno, per sopravvivere, “di andare oltre le cose, oltre la forma, oltre il colore, oltre l’odore”. Un monologo a tratti divertente e a tratti commovente che aiuta a riflettere sul disordine dei nostri tempi, e le reali ricchezze dell’esistenza.
Alessandra Frabetti si è diplomata nel 1974 presso l’Accademia Antoniana d’Arte Drammatica di Bologna e l’anno seguente ha conseguito la laurea al DAMS della stessa città, discutendo una tesi di storia dell’arte teatrale. Attrice professionista dal 1975 ha collaborato a diversi spettacoli, in particolare, con il Teatro Nuova Edizione – Teatro delle Moline e con Nuova Scena – Arena del Sole, lavorando con Luigi Gozzi, Marinella Manicardi, Nanni Garella, Lorenzo Salveti, Claudio Longhi e altri. Gli spettacoli più recenti e più significativi che l’hanno vista come interprete sono “Anna Cappelli” di Annibale Ruccello (per la cui interpretazione è stata segnalata al premio Ubu), “Le regole del saper vivere nella società moderna” di Jean Luc Lagarce con la regia di Marinella Manicardi, “Ivanov” di Cechov, “Locandiera” di Goldoni, “Riccardo III”, diretti da Jurij Ferrini, “Storie naturali” di Edoardo Sanguineti con la regia di Claudio Longhi. Dal 1981 si è dedicata anche alla formazione dell’attore. Come docente di recitazione ha insegnato presso la Scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova, al Conservatorio di Padova “Cesare Pollini”, la Formazione del Teatro San Martino di Bologna. Attualmente svolge attività didattica e laboratoriale presso diverse scuole e teatri, tra cui il Teatro delle Moline-Arena del Sole-Teatro Stabile di Bologna, la Scuola di Teatro “Alessandra Galante Garrone” di Bologna e l’Accademia Teatrale “Nico Pepe” di Udine. Come regista ha messo in scena nel 1999 “Et in Arcadia ego. Vita corte morte di Marco Pio, ultimo Signore di Sassuolo”, di cui ha curato anche la drammaturgia. Nel 2003 ha realizzato la regia dello spettacolo musicale “Sweeney Todd. The Demon Barber of Fleet Street” di Stephen Sondheim su libretto di Hugh Wheeler, per conto della Bernstein School of Musical Theater. Ha partecipato a parecchi sceneggiati radiofonici e televisivi, tra cui, “Cuore contro cuore” e “Distretto di Polizia”, “Quo vadis baby?”. Ha preso parte a numerosi film, con la regia, tra gli altri, di Carlo Vanzina, Guido Chiesa, Marcello Cesena, Giulio Manfredonia e Fabiana Sargentini.